Spesso, quando ospitiamo musicisti più o meno emergenti negli studi di A Dispetto Della Discrezione, ci accorgiamo che una delle domande chiave che ci pongono nel dopo-puntata è: "Conosci un bel posto dove si può suonare a Padova?". Non si tratta solo di cantautori acustici alle prese con le prime fortune discografiche, quanto spesso di vere e proprie band che sentono la necessità di trovare un posto loro affine per esprimere le proprie potenzialità, che rimangono in parte inespresse - com'è purtroppo normale che sia - nel paio d'ore di diretta che riusciamo a dedicare loro.
La seconda parte di questo breve speciale sulla Padova musicale, dopo i pochi negozi specializzati rimasti in circolazione, si occuperà dunque dei locali di Padova dove si può suonare (ed ascoltare, da qui l'ambivalenza del titolo) musica dal vivo. Al contrario di ogni aspettativa, con il proliferare dei circoli ARCI nella zona cittadina, specialmente nell'ultimo periodo, poter organizzare una data o più semplicemente passare un'ottima serata tra amici al ritmo di nuova musica, scoprendo nuovi talenti e conoscendo nuove persone, non è poi un'impresa così disperata. Non vi è certo un ricambio culturale così elevato, ma vista e considerata la situazione globale del Triveneto Padova rappresenta un'eccezione ancora piuttosto dorata... Un presente che potrebbe ulteriormente migliorare con la costruzione di un fantomatico auditorium, al posto del vecchio piazzale Boschetti (la rimessa degli autobus ora spostata direttamente in stazione), promessa elettorale dell'attuale giunta Zanonato di ormai un anno e mezzo fa, ma ancora non andata in porto.
Per comodità sono stati presi in considerazione solo i locali in città e nell'immediata periferia, quindi non cercate posti come il Tacu Tacu di Mestrino! Riferimento a partire, come solito, dal municipio di palazzo Moroni. Piccolo vademecum aperto a consigli e correzioni, utile sia come orientamento per i nostri futuri ospiti, sia per i nostri ascoltatori/lettori in cerca di nuovi posti.
Unwound
Quando si parla di musica dal vivo a Padova, è impossibile non farsi venire in mente il locale che forse più rappresenta il nucleo culturale e sociale della proposta, ovvero l'Unwound. Attivo solo da settembre 2006, dopo il recupero di un vecchio spazio industriale (sì, beh, recupero... si fa per dire), l'Unwound è subito salito agli onori della cronaca per la grande attenzione riservata agli eventi dal vivo. Artisti esteri ed italiani, serate danzanti e ritrovi cinematografici, tagliate su misura tanto per i soci ARCI quanto per la popolazione, di estrema qualità e curatissime sotto un piano mediatico. L'Unwound è stato capace di collezionare artisti come Melvins, Zu, Teatro Degli Orrori, Melt Banana, Six Organs Of Admittance, Carla Bozulich, Earth, Ufomammut, Offlaga Disco Pax, Uochi Toki, Pontiak, Fuck Buttons, Immanuel Casto (tanto per citare un po' l'eterogeneità del posto...) e di imporsi con le serate Crispy (musica elettronica random fino ad orari indeterminati) e con gli occasionali incontri artistici focalizzati su cinema e pittura. Dall'estate 2010 è attivo anche l'Hey Sun! Festival, nell'adiacente parco Ticino: concerti gratuiti per tutti con nomi spesso strepitosi (ricordiamo gli zZz). Sito in via Fowst, buia laterale di via Annibale da Bassano in zona Santissima Trinità, è migliorabile sotto molti aspetti, logistici in primis (oltre a non essere facilmente raggiungibile, somiglia ancora troppo ad una fabbrica e non ci sono uscite di sicurezza!), ma difficilmente troverete di meglio in zona. Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale.
Fiera di Padova
Per coloro che amano le occasioni un po' più mondane o i concerti di nomi più grossi... eccovi accontentati. A dire la verità, la zona della Fiera di Padova non si fa ricordare per il numero di concerti ospitati in un anno, ma i nomi che soggiornano nei padiglioni di via Niccolò Tommaseo (facilmente raggiungibile dal centro e rifornita puntualmente di servizi pubblici) sono ugualmente importanti: ricordiamo, tra gli ultimi, Bloody Beetroots e Fabri Fibra. La qualità della proposta deve essere, in questo caso, maggiormente passata al setaccio dal retaggio culturale del fruitore, tenendo anche conto del fatto che i prezzi dei biglietti non sono dei più economici (che litote). Nulla da eccepire sull'organizzazione e sulla location, forse solo leggermente caotica. Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale.
Gran Teatro GEOX
Dispiace fare pubblicità in maniera così esplicita a quei cazzoni della Zed, ma gli eventi riservati dal Gran Teatro nel corso della sua seppur brevissima attività (un anno e mezzo?) giustificano l'attenzione su di esso. Intelligente l'idea di posizionare il tendone del palaforum in una zona, come quella dell'ex Foro Boario, caduta fortemente in disuso e da riqualificare pesantemente: il fine, in questo caso, giustifica i mezzi. Ce n'è un po' per tutti i gusti: dai musical (lo "Schiaccianoci" e "We Will Rock You" sono due esempi approdati quest'anno), agli spettacoli teatrali, al teatro/canzone, al cabaret, ai concerti veri e propri, con nomi che non temono certo confronti con nessuno; Cristiano De André, Alter Bridge, Alice In Chains, nel prossimo futuro addirittura l'accoppiata Slayer/Megadeth. Una grande macchina organizzativa, efficientemente oliata e carburata sotto ogni suo aspetto, che patisce però del più classico dei difetti: l'asetticità e l'estrema professionalità che si traduce in una fisiologica distanza dal fruitore. Come per tutti i posti del genere, aspettatevi biglietti a prezzi decisamente sostanziosi ed un parcheggio antistante che è un'altra mazzata (economica) sulle palle. Per ora, in ogni caso, la punta di diamante mediatica della musica padovana... Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale.
C.S.O. Pedro
Il centro sociale occupato più rinomato di Padova, strettamente collegato alle attività politiche e musicali di Radio Sherwood e legato all'area dei "disobbedienti". Promotore di concerti piuttosto rinomati negli anni passati, con grandi nomi di spicco anche esteri, da qualche tempo il C.S.O. Pedro ha optato per una programmazione concertistica che sviluppa in maniera significativa l'area dell'hip hop militante, del reggae e della dancehall, sebbene ogni tanto vengano organizzati anche dei piccoli fest hardcore e dei concerti acustici con i cantautori più in vista della zona (Luca Bassanese, Massimo Danieli). Importante culturalmente e socialmente, il Pedro si trova a poche decine di metri dall'Unwound, in una laterale parallela a via Fowst. Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale.
C.P.O. Gramigna
La storia del Centro Popolare occupato Gramigna è tale che meriterebbe un trattamento a parte, magari ad opera degli stessi animatori di un punto di ritrovo ed aggregazione recentemente risorto dalle proprie ceneri (mediante l'occupazione della dismessa scuola media Zanella-Davila, in zona Torre). Ci limitiamo, in questa occasione, a segnalare solamente il posto, fucina di alcuni dei migliori concerti punk, hardcore e grind dell'intera Padova, con gruppi prevalentemente italiani (se non locali), ed importante scambio culturale, politico e letterario. Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale.
Fahrenheit 451
Il circolo ARCI Fahrenheit 451 è uno dei luoghi più curati, tranquilli e pacifici dell'intera zona padovana. Situato dirimpetto alla Fiera, pertanto facile da trovare e raggiungere, è un piccolo locale ad ingresso gratuito pensato e progettato come spazio di condivisione: in poche parole, spesso i concerti non sono altro che uno spazio di contorno per le numerose attività dei partecipanti, che vanno dalla semplice chiacchierata attorno alla buona cantina del bar (unica fonte di entrata per il circolo... se passate di qui, ricordatevi di prendere qualcosa da bere!), al book sharing, al cd crossing, ai giochi in compagnia, ai corsi musicali tenuti da esperti, alle mostre fotografiche che spesso occupano il piano superiore, al collegamento wi-fi gratuito. Ciò non significa, comunque, che le proposte musicali siano di secondo piano: è l'occasione per scoprire gruppi altrimenti sconosciuti ai più (ed anche ai meno), che si destreggiano tra brani propri e cover, con una particolarità; ogni giovedì il palco è libero, a disposizione di chiunque voglia saturarlo delle sue cazzate! Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale.
La Mela di Newton
Altro circolo ARCI di recentissima nascita (si parla, anche in questo caso, di circa un anno e mezzo di attività...), in zona Torresino, dietro Prato della Valle. La Mela di Newton ha, come cavalli di battaglia, il cantautorato acustico di qualsiasi inflessione esso sia (country, folk, italiano, americano...) e l'elettronica glitch non danzereccia. Da apprezzare il fatto che apra molti concerti alla cittadinanza, compreso il già citato Hey Sun! Festival realizzato con la partecipazione e l'appoggio dell'Unwound: un po' meno apprezzabili sono le dimensioni del posto, davvero ridotte al minimo sindacabile (non ci sono posti a sedere). Per un'atmosfera comunque più familiare e raccolta è l'ideale. Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale.
Cinema Torresino - Cinema Lux - Multisala Pio X - Piccolo Teatro Don Bosco
Quattro grandi, cinema minori di Padova, uniti assieme da un minimo comun denominatore: la passione per la buona musica. Partiamo dal Torresino, sito in zona omonima, che è oggetto di un annuale rassegna jazz portata avanti dal Centro d'arte universitario, la cosiddetta "Ostinati!". Inutile dire che i nomi sono di caratura atomica: si va dai Sao Paulo Underground a Marc Ribot, dal duo Sylvie Courvoisier/Mark Feldman ai Guano Padano, con ticket d'ingresso irrisori e possibilità di ulteriori sconti. Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale. Attività che è condivisa a metà con il cinema Lux, in piazzale Santa Croce: per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale. L'MPX, in zona Duomo, è il cinema diocesano che, forte di un'ottima programmazione cinematografica e di un'oculata stagione concertistica, si pone in primo piano fra i locali più interessati dai nomi di rilievo: sono passati per le loro sale Giovanni Allevi, i Solisti Veneti, Ludovico Einaudi. Da tenere d'occhio anche i frequenti incontri letterari con autori. Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale. Ultimo, ma non per ultimo, il Piccolo Teatro Don Bosco, un po' isolato in zona Paltana, riserva sporadici ma interessantissimi appuntamenti musicali frammezzo alla programmazione cinematografica d'essai: ricordiamo il recente concerto delle Orme. Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale.
Pixelle
Ero totalmente all'oscuro dell'esistenza di questo posto, ennesimo locale ARCI perso nei meandri della Stanga, perciò non saprei darvi ulteriori informazioni in merito. Pare esista già da qualche anno, coniugando musica ricercata (spesso elettronica?) ed incontri letterari. I nomi paiono interessanti assai: tra i prossimi incontri, Carla Bozulich e Hormonas. Vi rimando direttamente al sito ufficiale, in caso fate sapere...
StalkeR*eloaded
Pochissime informazioni anche su questo circolo autogestito di musica, politica e letteratura. Forse Stefano sa dare qualche informazione in più, in quanto c'è già stato in tempi non sospetti. Piuttosto semplice da raggiungere, esattamente di fronte al Gran Teatro GEOX, nella zona dell'ex Foro Boario, al numero 61 (la mappa non è precisa, ahinoi, in questo caso). Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale (occhio: non è quello che si dice... aggiornato!).
Banale
L'odissea che ha subito il Banale nel corso degli ultimi anni sembra quasi storia da non crederci troppo. Sino ad una manciata di anni fa era, assieme all'Unwound, il posto migliore per suonare dal vivo, con in più il vantaggio di avere un palco decisamente grande e spazioso e di ospitare l'annuale contest, per band emergenti, dell'Emergenza Festival, poi passato all'Unwound. Con il passaggio del circolo dalla zona della Natività in via Tiziano Aspetti, all'Arcella, dovuto a quanto pare al mancato pagamento degli spazi affittati, la natura stessa del locale è venuta meno. Da quanto ne so, gli unici concerti ora ammessi all'interno del nuovo spazio sono, per ragioni di vicinanza condominiale, quelli acustici. Tentar non nuoce, ma a questo punto sarebbe meglio lasciarsi andare al ben più soddisfacente Banale estivo... Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale.
Quando si parla di musica dal vivo a Padova, è impossibile non farsi venire in mente il locale che forse più rappresenta il nucleo culturale e sociale della proposta, ovvero l'Unwound. Attivo solo da settembre 2006, dopo il recupero di un vecchio spazio industriale (sì, beh, recupero... si fa per dire), l'Unwound è subito salito agli onori della cronaca per la grande attenzione riservata agli eventi dal vivo. Artisti esteri ed italiani, serate danzanti e ritrovi cinematografici, tagliate su misura tanto per i soci ARCI quanto per la popolazione, di estrema qualità e curatissime sotto un piano mediatico. L'Unwound è stato capace di collezionare artisti come Melvins, Zu, Teatro Degli Orrori, Melt Banana, Six Organs Of Admittance, Carla Bozulich, Earth, Ufomammut, Offlaga Disco Pax, Uochi Toki, Pontiak, Fuck Buttons, Immanuel Casto (tanto per citare un po' l'eterogeneità del posto...) e di imporsi con le serate Crispy (musica elettronica random fino ad orari indeterminati) e con gli occasionali incontri artistici focalizzati su cinema e pittura. Dall'estate 2010 è attivo anche l'Hey Sun! Festival, nell'adiacente parco Ticino: concerti gratuiti per tutti con nomi spesso strepitosi (ricordiamo gli zZz). Sito in via Fowst, buia laterale di via Annibale da Bassano in zona Santissima Trinità, è migliorabile sotto molti aspetti, logistici in primis (oltre a non essere facilmente raggiungibile, somiglia ancora troppo ad una fabbrica e non ci sono uscite di sicurezza!), ma difficilmente troverete di meglio in zona. Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale.
Fiera di Padova
Per coloro che amano le occasioni un po' più mondane o i concerti di nomi più grossi... eccovi accontentati. A dire la verità, la zona della Fiera di Padova non si fa ricordare per il numero di concerti ospitati in un anno, ma i nomi che soggiornano nei padiglioni di via Niccolò Tommaseo (facilmente raggiungibile dal centro e rifornita puntualmente di servizi pubblici) sono ugualmente importanti: ricordiamo, tra gli ultimi, Bloody Beetroots e Fabri Fibra. La qualità della proposta deve essere, in questo caso, maggiormente passata al setaccio dal retaggio culturale del fruitore, tenendo anche conto del fatto che i prezzi dei biglietti non sono dei più economici (che litote). Nulla da eccepire sull'organizzazione e sulla location, forse solo leggermente caotica. Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale.
Gran Teatro GEOX
Dispiace fare pubblicità in maniera così esplicita a quei cazzoni della Zed, ma gli eventi riservati dal Gran Teatro nel corso della sua seppur brevissima attività (un anno e mezzo?) giustificano l'attenzione su di esso. Intelligente l'idea di posizionare il tendone del palaforum in una zona, come quella dell'ex Foro Boario, caduta fortemente in disuso e da riqualificare pesantemente: il fine, in questo caso, giustifica i mezzi. Ce n'è un po' per tutti i gusti: dai musical (lo "Schiaccianoci" e "We Will Rock You" sono due esempi approdati quest'anno), agli spettacoli teatrali, al teatro/canzone, al cabaret, ai concerti veri e propri, con nomi che non temono certo confronti con nessuno; Cristiano De André, Alter Bridge, Alice In Chains, nel prossimo futuro addirittura l'accoppiata Slayer/Megadeth. Una grande macchina organizzativa, efficientemente oliata e carburata sotto ogni suo aspetto, che patisce però del più classico dei difetti: l'asetticità e l'estrema professionalità che si traduce in una fisiologica distanza dal fruitore. Come per tutti i posti del genere, aspettatevi biglietti a prezzi decisamente sostanziosi ed un parcheggio antistante che è un'altra mazzata (economica) sulle palle. Per ora, in ogni caso, la punta di diamante mediatica della musica padovana... Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale.
C.S.O. Pedro
Il centro sociale occupato più rinomato di Padova, strettamente collegato alle attività politiche e musicali di Radio Sherwood e legato all'area dei "disobbedienti". Promotore di concerti piuttosto rinomati negli anni passati, con grandi nomi di spicco anche esteri, da qualche tempo il C.S.O. Pedro ha optato per una programmazione concertistica che sviluppa in maniera significativa l'area dell'hip hop militante, del reggae e della dancehall, sebbene ogni tanto vengano organizzati anche dei piccoli fest hardcore e dei concerti acustici con i cantautori più in vista della zona (Luca Bassanese, Massimo Danieli). Importante culturalmente e socialmente, il Pedro si trova a poche decine di metri dall'Unwound, in una laterale parallela a via Fowst. Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale.
C.P.O. Gramigna
La storia del Centro Popolare occupato Gramigna è tale che meriterebbe un trattamento a parte, magari ad opera degli stessi animatori di un punto di ritrovo ed aggregazione recentemente risorto dalle proprie ceneri (mediante l'occupazione della dismessa scuola media Zanella-Davila, in zona Torre). Ci limitiamo, in questa occasione, a segnalare solamente il posto, fucina di alcuni dei migliori concerti punk, hardcore e grind dell'intera Padova, con gruppi prevalentemente italiani (se non locali), ed importante scambio culturale, politico e letterario. Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale.
Fahrenheit 451
Il circolo ARCI Fahrenheit 451 è uno dei luoghi più curati, tranquilli e pacifici dell'intera zona padovana. Situato dirimpetto alla Fiera, pertanto facile da trovare e raggiungere, è un piccolo locale ad ingresso gratuito pensato e progettato come spazio di condivisione: in poche parole, spesso i concerti non sono altro che uno spazio di contorno per le numerose attività dei partecipanti, che vanno dalla semplice chiacchierata attorno alla buona cantina del bar (unica fonte di entrata per il circolo... se passate di qui, ricordatevi di prendere qualcosa da bere!), al book sharing, al cd crossing, ai giochi in compagnia, ai corsi musicali tenuti da esperti, alle mostre fotografiche che spesso occupano il piano superiore, al collegamento wi-fi gratuito. Ciò non significa, comunque, che le proposte musicali siano di secondo piano: è l'occasione per scoprire gruppi altrimenti sconosciuti ai più (ed anche ai meno), che si destreggiano tra brani propri e cover, con una particolarità; ogni giovedì il palco è libero, a disposizione di chiunque voglia saturarlo delle sue cazzate! Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale.
La Mela di Newton
Altro circolo ARCI di recentissima nascita (si parla, anche in questo caso, di circa un anno e mezzo di attività...), in zona Torresino, dietro Prato della Valle. La Mela di Newton ha, come cavalli di battaglia, il cantautorato acustico di qualsiasi inflessione esso sia (country, folk, italiano, americano...) e l'elettronica glitch non danzereccia. Da apprezzare il fatto che apra molti concerti alla cittadinanza, compreso il già citato Hey Sun! Festival realizzato con la partecipazione e l'appoggio dell'Unwound: un po' meno apprezzabili sono le dimensioni del posto, davvero ridotte al minimo sindacabile (non ci sono posti a sedere). Per un'atmosfera comunque più familiare e raccolta è l'ideale. Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale.
Cinema Torresino - Cinema Lux - Multisala Pio X - Piccolo Teatro Don Bosco
Quattro grandi, cinema minori di Padova, uniti assieme da un minimo comun denominatore: la passione per la buona musica. Partiamo dal Torresino, sito in zona omonima, che è oggetto di un annuale rassegna jazz portata avanti dal Centro d'arte universitario, la cosiddetta "Ostinati!". Inutile dire che i nomi sono di caratura atomica: si va dai Sao Paulo Underground a Marc Ribot, dal duo Sylvie Courvoisier/Mark Feldman ai Guano Padano, con ticket d'ingresso irrisori e possibilità di ulteriori sconti. Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale. Attività che è condivisa a metà con il cinema Lux, in piazzale Santa Croce: per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale. L'MPX, in zona Duomo, è il cinema diocesano che, forte di un'ottima programmazione cinematografica e di un'oculata stagione concertistica, si pone in primo piano fra i locali più interessati dai nomi di rilievo: sono passati per le loro sale Giovanni Allevi, i Solisti Veneti, Ludovico Einaudi. Da tenere d'occhio anche i frequenti incontri letterari con autori. Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale. Ultimo, ma non per ultimo, il Piccolo Teatro Don Bosco, un po' isolato in zona Paltana, riserva sporadici ma interessantissimi appuntamenti musicali frammezzo alla programmazione cinematografica d'essai: ricordiamo il recente concerto delle Orme. Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale.
Pixelle
Ero totalmente all'oscuro dell'esistenza di questo posto, ennesimo locale ARCI perso nei meandri della Stanga, perciò non saprei darvi ulteriori informazioni in merito. Pare esista già da qualche anno, coniugando musica ricercata (spesso elettronica?) ed incontri letterari. I nomi paiono interessanti assai: tra i prossimi incontri, Carla Bozulich e Hormonas. Vi rimando direttamente al sito ufficiale, in caso fate sapere...
StalkeR*eloaded
Pochissime informazioni anche su questo circolo autogestito di musica, politica e letteratura. Forse Stefano sa dare qualche informazione in più, in quanto c'è già stato in tempi non sospetti. Piuttosto semplice da raggiungere, esattamente di fronte al Gran Teatro GEOX, nella zona dell'ex Foro Boario, al numero 61 (la mappa non è precisa, ahinoi, in questo caso). Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale (occhio: non è quello che si dice... aggiornato!).
Banale
L'odissea che ha subito il Banale nel corso degli ultimi anni sembra quasi storia da non crederci troppo. Sino ad una manciata di anni fa era, assieme all'Unwound, il posto migliore per suonare dal vivo, con in più il vantaggio di avere un palco decisamente grande e spazioso e di ospitare l'annuale contest, per band emergenti, dell'Emergenza Festival, poi passato all'Unwound. Con il passaggio del circolo dalla zona della Natività in via Tiziano Aspetti, all'Arcella, dovuto a quanto pare al mancato pagamento degli spazi affittati, la natura stessa del locale è venuta meno. Da quanto ne so, gli unici concerti ora ammessi all'interno del nuovo spazio sono, per ragioni di vicinanza condominiale, quelli acustici. Tentar non nuoce, ma a questo punto sarebbe meglio lasciarsi andare al ben più soddisfacente Banale estivo... Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale.
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